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La Chiesa Santa Maria di Portonovo
STORIA DEL MONUMENTO

Pur non esistendo documenti certi riferibili all’edificio monastico, alla metà del XII secolo il monastero doveva aver raggiunto una notevole importanza, attestata dai privilegi ottenuti sia dall’autorità papale (Alessandro III nel 1177) sia dall’ imperatore (Enrico VI nel 1186).
Nel 1320, il 17 gennaio, il vescovo Nicola degli Ungari redasse un atto con cui trasferì ad Ancona, nella chiesa di S. Martino, i monaci benedettini: fu così abbandonato il sito, minacciato da frane e terremoti, che avrebbero provocato la distruzione del chiostro e relativo monastero, eccezionalmente collocato a Nord, dove attualmente è la scarpata a mare, ma anche risultato troppo vulnerabile per la sua posizione isolata in un’area boscosa, spesso soggetta alle incursioni dei pirati.
Alla metà del Quattrocento la chiesa, sotto la tutela del capitolo della cattedrale di Ancona, ospitava solo qualche eremita ed era officiata da un cappellano in occasione della festa dell’Assunta.
Nel 1518 si ricorda un’incursione turca, che arrecò ulteriori danni al complesso mentre nel 1663 le fonti attestano la sola presenza di mura diroccate.
Nel 1769 il cardinale Buffalini dichiarò che il monastero, con il suo campanile, era andato in rovina.
Nel 1808, quando Ancona fu annessa da Napoleone al Regno d’Italia, a seguito di un tentativo di sbarco perpetrato dagli Inglesi, alleati degli Austriaci, entrambi avversari dei Francesi, si stabilì di lasciare un contingente di 600 uomini a presidio della baia. Nell’occasione si utilizzò per erigere il “fortino napoleonico”, il materiale di risulta, proveniente dall’area dell’abbazia, presumibilmente quel che restava dell’antico monastero di Santa Maria, distruggendo così le ultime testimonianze del cenobio.
Nel 1837, nell’età della Restaurazione, il bene tornò in possesso della Chiesa e fu parzialmente restaurato da un eremita, l’abate Casaretto.

DESCRIZIONE DEL MONUMENTO


Bibliografia: F. BRUGIAMOLINI, Arte e Archeologia al Conero, pp.23- 27, Ancona, 1987; C. CENTANNI, “Itinerario storico – culturale”, dalla banderuola a S. Maria di Loreto, Ancona, 1998, pp. 53 – 54; G. M. CLAUDI, Santa Maria di Portonovo, Sassoferrato, 1979; P. FAVOLE, Italia romanica. Le Marche, Milano, 1993, pp. 150 – 188; L. FERRETTI, Istoria di Ancona,ms. Bibl. Com. Ancona,p. 61; V. PIRANI, le chiese di Ancona, Osimo, 1998,pp. 143; pp. 169 – 170; p. 202; P. PIVA, Marche romaniche, D’Auria Editrice, Milano, 2003, pp. 85 -93; G. SARACINI, Notitie historiche della città di Ancona, Roma, 1675,p. 162; S. SEBASTIANI, Itinerari nel parco del Conero, Ed. Lulu, (2011).
Si ringrazia per il sostegno la Agenzia Generale di Ancona di AXA ASSICURAZIONI.